Lo sporco e le sue classificazioni
Lo sporco è il nemico da combattere per mezzo della pulizia e per vincerlo è opportuno conoscerlo il più a fondo possibile.
Così sarà più facile comprendere il perché di tanti tipi di attrezzature, di macchine, di prodotti per la sua eliminazione e scegliere gli strumenti più appropriati, per efficacia e per costi.
Molte sono state le definizioni date allo sporco: probabilmente la più spiritosa è quella che lo ha indicato come un “fastidio nel posto sbagliato”. Secondo la sua composizione lo possiamo classificare in:
Polvere
Sporco magro
Sporco grasso
Polvere
E’ un insieme di particelle della dimensione di qualche “micron” (1micron = 1/1000 di millimetro) in sospensione nell’aria, che le trasporta da un luogo all’altro, diffondendole nell’ambiente. Per avere l’idea della dimensione di un micron, basta considerare che il puntino sopra la “i” è pari a circa 500 micron e che qualsiasi cosa inferiore ai 5 micron non è visibile a occhio nudo. I batteri per esempio, sono visibili al microscopio.
I virus, ancora più piccoli, sono visibili in taluni casi solo al microscopio elettronico.
Le origini della polvere sono le più diverse.
Formano polvere: i cantieri edili, il traffico automobilistico, i pedoni, i fumi delle ciminiere, gli impianti di riscaldamento delle abitazioni, le foglie che marciscono e
seccano lungo i viali alberati o nei giardini, il polline dei fiori, la massaia che sbatte i panni dalla finestra, eccetera.
Ci può essere polvere di origine minerale (smog), che è pesante e si deposita velocemente (entro un’ora dalla sua formazione) e polvere di altra natura, composta da particelle sotto i 10 micron, che si depositano nell’arco di oltre 8 ore.
Negli ambienti chiusi, la polvere viene principalmente rimessa in circolo dal pavimento, tramite il movimento delle persone.
In ambito ospedaliero la polvere rappresenta un fattore altamente critico e la sua presenza nell’aria deve essere ridotta al minimo, perché i microrganismi patogeni la utilizzano come “mezzo di trasporto”. Un grammo di polvere può trasportare fino a un milione di batteri.
La polvere è tra le più importanti cause di contaminazione e quindi le correnti d’aria, così frequenti in corridoi lunghi o in ambienti male concepiti, possono spingere la polvere stessa, e quindi i microrganismi, da un ambiente all’altro con estrema facilità.
Sporco Magro
E’ la combinazione di polvere più acqua, che crea il cosiddetto fango.
Sporco Grasso
E’ la combinazione di polvere più olio, che dà il cosiddetto unto.
Esiste una ulteriore classificazione dello sporco grasso:
SPORCO ORGANICO
Si può, a sua volta, suddividere nei seguenti tipi:
1. sporco a carattere prevalentemente lipidico: non solubile in acqua: grassi e oli vegetali e animali. È lo sporco che si può trovare nelle cucine o nell’industria alimentare in genere; è composto essenzialmente di unto e altri residui alimentari. In particolare si tratta di grassi e oli saponificabili che possono reagire e sciogliersi con soluzioni alcaline;
2. sporco a carattere prevalentemente glucidico: zuccheri e amidi. In genere sono solubili in acqua;
3. sporco a carattere prevalentemente proteico: urina, vomito, sangue. È tipico dell’ambiente ospedaliero o di ambiente assimilabile;
4. sporco a base prevalentemente di grassi e di oli minerali, prevalentemente sintetici, provenienti dal petrolio: morchia, catrame. Si tratta in genere di sostanze non
saponificabili e solubili soprattutto in solventi.
SPORCO INORGANICO
Formato principalmente da carbonato di calcio: le incrostazioni calcare. È causato principalmente dalla durezza dell’acqua: i sali di magnesio, di calcio, e in talune situazioni anche di silice, in acqua calda (e nei sistemi di vapore) precipitano e danno luogo a incrostazioni biancastre, o giallastre se vi è presenza anche di sali di ferro. Il giallo così antipatico degli orinatoi ne è un esempio.
SPORCO URBANO
Formato dai gas e dai vapori (fumi metallici, idrocarburi, composti d’azoto), non controllabili e molto dannosi, che si depositano su fabbricati e attrezzature e che reagiscono con le superfici intaccandole gravemente.
SPORCO DI ORIGINE MICROBICA
Formato da virus, batteri, funghi, protozoi e vermi.
Ovviamente la rassegna dei vari tipi di sporco è solo indicativa, ma quello che importa ribadire è l’assunto da cui siamo partiti: bisogna conoscere a fondo lo sporco per individuare i metodi di pulizia più idonei. Un’azione preventiva potrebbe però in molti casi ridurre drasticamente l’onere dell’azione di pulizia.